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Innovare con la Theory U: i tre step principali

20 Luglio 2018 Change management, Diversity, Empowerment, Formazione, Innovazione, Leadership 0 Comments

La Theory U propone il metodo più innovativo per coinvolgere le persone nel cambiamento, sviluppare leadership, fare innovazione e agire comportamenti duraturi nel tempo.

Co-creazione, sostenibilità e partecipazione di tutti gli stakeholder sono tre parole chiave della Teoria U.

È un processo che porta ad andare a fondo di un problema o a un tema importante per l’organizzazione attraverso tre movimenti principali:

osservare – riflettere – agire

Per secoli abbiamo imparato a conoscere riflettendo sulle nostre esperienze passate. Ma non abbiamo nessuna dimestichezza a imparare dal futuro e ancora meno a scorgere e a far emergere un nuovo futuro. Eppure viviamo in un’epoca di turbolenze sociali e di drastiche lacerazioni, in un’epoca in cui noi esseri umani sentiamo la necessità di un cambiamento profondo: a livello ecologico, sociale e individuale. Quasi tutti noi siamo individualmente scontenti per come vanno le cose ma collettivamente incapaci di cambiare il corso della nostra storia. Il cambiamento, a qualsiasi livello si decida di agire, passa attraverso la consapevolezza e la trasformazione delle persone.

La prima parte della U (Suspending) attiva nell’individuo la capacità di sospendere il giudizio e di ascoltare e osservare la realtà con occhi diversi. In questa prima fase le persone sono stimolate a confrontarsi con realtà e visioni diverse, a caccia del futuro che emerge.

Possibile freno: la voce del giudizio.

Nel secondo step (Presencing), in fondo alla U le persone sono invitate a guardare dentro di sé, a collegarsi con la propria fonte ispirativa, a lasciar andare modalità che non servono più e ad accogliere nuovi modi di essere.

Possibile freno: la voce del cinismo.

Ma non c’è vero cambiamento se non si passa all’azione: questo è il terzo momento, la risalita della U (Performing). Le persone sono chiamate ad agire proponendo nuove forme. La logica è quella del prototipo, un’azione che continuamente si modifica tenendo conto degli input della realtà nella quale si inserisce.

Possibile freno: la voce della paura



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