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Sostare nell’incertezza, la Negative Capability del 2021

4 Gennaio 2021 Change management, Decision making, Innovazione, Intelligenza emotiva, Leadership, Leadership_after2020 0 Comments

Negative capability è per John Keats – delicato poeta romantico inglese –  la capacità  “…di trovarsi nelle incertezze, nei misteri, nei dubbi, senza alcuna irritazione che vada dietro ai fatti e alle ragioni”.

La capacità quindi di saper stare, saper osservare, saper ascoltare quello che di sconosciuto sta succedendo.  Forse anche, ma questa è una mia interpretazione, sapersi meravigliare – come un bambino – davanti all’inatteso.

Per Keats la Negative capability era la fonte del successo di Shakespeare che – a suo dire – “ne possedeva così enormemente”.

E’ lo stato d’animo pre-creativo, il punto zero, come lo chiama Enrico Giraudi nel suo “Tecnologie dell’intuizione”, che precede l’atto creativo, il momento di ascolto puro, in cui l’artista (e il manager) contempla per poi creare.

Ma perché capacità negativa?

“Allo stesso modo in cui il polo negativo riceve la corrente dal polo positivo, il poeta riceve impulsi da un mondo pieno di mistero e dubbio, che non può essere spiegato ma che il poeta può tradurre in arte“, si può leggere in Wikipedia.

Ma queste sono forse cose buone per i poeti, ma per tutti noi che facciamo business, perché sostare nell’incertezza – stare quindi fermi, non muoversi, non agire – è una capacità?

Il 2020 è stato un formidabile Maestro di vita, ha scompaginato le nostre agende, i nostri programmi, le nostre vite familiari, a volte – purtroppo – anche in modo doloroso.

Ha posto la condizione umana in una prospettiva di vulnerabilità che credevamo esserci lasciati alle spalle. Per noi che non tolleravamo l’incertezza e l’incognita del domani, è stata durissima.

Noi che abbiamo app per controllare tutto – dalle variazioni in borsa a quelle del nostro battito cardiaco – per settimane non abbiamo più potuto controllare nulla, ancora oggi non sappiamo quello che succederà dopo la Befana.

Sostare nell’incertezza – la Negative Capability – però non è una resa, un abdicare al fato, non è abbandonarsi al destino cinico e baro.

E’ piuttosto l’invito a evolvere, a rinunciare alla spocchia di voler controllare tutto, a voler sapere a tutti i costi cosa succederà domani, e nello stesso tempo usare la nostra ricettività per essere pronti a tutto.

E’ anche saper ascoltare quello che sta succedendo con l’umiltà di chi non conosce ma anche con la maestria dell’artista che si fa ispirare dall’inatteso per costruire soluzioni originali.

E ancora, è imparare a valorizzare gli errori invece di insabbiarli, valorizzarli e renderli pubblici perché siano fonte di apprendimento e non segnali di debolezza.

Insomma una ri(e)voluzione!

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